“No ad Ombrina: l’Abruzzo oggi ha fatto sentire la sua voce”
Fonte: www.zonalocale.it
In migliaia alla manifestazione contro le trivellazioni petrolifere
A cura di Giuseppe Ritucci
Come due anni fa a Pescara l’Abruzzo è sceso in piazza per dire “no” alle trivellazioni petrolifere in Adriatico. Il progetto al centro dell’attenzione è quello di Ombrina Mare, ma la manifestazione che ha visto migliaia di persone arrivare a Lanciano da tutta la regione e non solo ha voluto esprimere la volontà di un popolo di preservare il proprio territorio. Il lungo corteo ha preso il via dalla zona industriale, percorrendo il lungo viale Cappuccini fino ad arrivare in piazza Plebiscito. Secondo gli organizzatori erano 60mila i partecipanti, la polizia ne ha stimati 40mila. Anche facendo la media tra le due cifre resta comunque una mobilitazione di popolo importante, con quasi 500 tra associazioni, enti e comitati che hanno aderito alla giornata lancianese, per dire a gran voce al governo Renzi di “bloccare Ombrina e gli altri progetti petroliferi”.
Cartelli, slogan e musica hanno accompagnato la lenta marcia lungo le strade lancianesi.Tante famiglie con i bambini, tantissimi i giovani, in un clima pacifico e gioioso. Sono arrivati da tute le città d’Abruzzo, chi in bici, qualcuno a piedi, come i rappresentanti dell’associazione Cammino di San Tommaso di Ortona. Tutti per gridare a gran voce il loro ‘no’ all’estrazione di petrolio nel mare Adriatico. A Lanciano c’era anche don Maurizio Patriciello, parroco a Caivano, nella Terra dei Fuochi. “Sono venuto a dare la mia solidarietà a un popolo antichissimo e nobile che ha il diritto di vivere con le sue risorse non calpestato da nessuno. Gente di cuore che non sopporta soprusi. Qui si dovrebbe parlare di salva Italia più che di sblocca Italia”.